Truffe, furti e rapine agli anziani: presa banda di Rom

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Fotogramma dal filmato contro le truffe

L'operazione "Puranè" della Polizia di Stato ha individuato una banda di criminali di etnia Rom ritenuta responsabile di associazione a delinquere, furto e rapina ai danni di anziani. Duecento i cittadini truffati, 15 arresti, 4 ricercati e 34 città coinvolte nel Nord e Centro Italia. I responsabili erano dei veri e propri "pendolari del crimine": partivano il lunedì mattina dal campo di Novara e vi rientravano il venerdì sera.

Questa in ordine cronologico è solo l'ultima delle indagini che la Polizia ha compiuto nei confronti di chi approfitta della disponibilità degli anziani per rubargli denaro e oggetti di valore. Negli anni il modo di operare di questi criminali si è sempre più raffinato e specializzato, anche se esiste una "classifica" delle truffe più ricorrenti.

La tecnica dei truffatori
Gli investigatori della Squadra mobile di Firenze in collaborazione con la questura di Novara, coordinati dallo Sco (Servizio centrale operativo) della Direzione centrale anticrimine, hanno individuato un gruppo di criminali che agivano in molte città del centro e del nord Italia con una tecnica collaudata: individuata una persona anziana, di solito nei supermercati, nei presidi sanitari o negli uffici postali, veniva avvicinata e seguita fino a casa.

A far parte del "gruppo d'azione" erano per lo più donne dotate di buona dialettica e di modi di fare rassicuranti. A quel punto, fingendosi dipendenti di società di erogazione dell'elettricità, assistenti sociali, incaricati del Comune, delle Poste o di altre aziende, o con il pretesto di consegnare pacchi a un'inquilina dello stabile al momento assente, riuscivano a conquistare la fiducia della vittima e a entrare nella sua abitazione. Da lì il gioco era fatto: con la complicità di uno della banda, denaro e oggetti di valore venivano rubati. Questo perché la prima truffatrice lasciava di proposito socchiusa la porta d'ingresso.

Nord e Centro Italia nel mirino
Le città interessate dall'indagine sono molte, tra cui: Firenze, Venezia, Milano, Pavia, Bergamo, Verbania, Varese, Reggio Emilia, Torino, Como, Vercelli, Brescia, Udine, Bolzano, Trieste, Pordenone, Trento, Cuneo, Grosseto, Padova, Verona, Siena, Imperia, Biella, Bologna, Venezia, Modena, Genova, Livorno, Massa Carrara, La Spezia, Alessandria, Asti e Parma.

Oltre all'operazione di queste ore che coinvolge numerose città del nord e centro Italia anche il Sud naturalmente non è risparmiato dai truffatori. E' di queste ore la notizia di un'anziana donna vittima di un raggiro a Foggia che le è costato circa 3.000 euro.

Iniziative per sensibilizzare i cittadini
L'impegno della Polizia per contrastare questo odioso crimine è costante, con iniziative che spesso partono dalle questure italiane, in "prima linea" per ascoltare e risolvere i problemi dei cittadini. Una novità assoluta da segnalare in questo campo è l'impegno della questura di Piacenza, coinvolta in una campagna di sensibilizzazione verso la terza età: si tratta di un "tour pastorale". Alla fine della messa domenicale il capo di gabinetto della questura piacentina Girolamo Lacquaniti si presenta sul pulpito e rivolgendosi ai fedeli fa una breve omelia civile. In pochi minuti mette in guardia i parrocchiani dai truffatori. L'iniziativa è nata da un'idea del questore Michele Rosato, perfezionata dopo un incontro tra il capo della Polizia Giovanni De Gennaro e il vescovo Luciano Molinari che ha accettato con entusiasmo il progetto.

Sul nostro sito ricordiamo che è disponibile il decalogo per prevenire le truffe più ricorrenti a danno degli anziani. Nella sezione I-Pol c'è anche lo spot.

19/02/2007
(modificato il 25/02/2008)
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