Polizia e Garante per l'infanzia: crescere insieme
Difendere le buone prassi, mettere a disposizione l'uno dell'altro conoscenze, esperienza, analisi. Il tutto pensando all'interesse di chi ha meno di 18 anni e al radicamento di un profondo rispetto di persone e regole.
È questo lo spirito che ha portato alla stesura del protocollo d'intesa per la tutela e la protezione dei diritti degli adolescenti che è
stato firmato martedì 28 gennaio dal ministro
dell'Interno Angelino Alfano, dal capo della Polizia Alessandro Pansa e dall'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza Vincenzo Spadafora.
Il documento rappresenta uno strumento importante per incidere, da subito, sulla realtà dei minorenni. Il tavolo di lavoro è stato
coordinato dal prefetto Francesco Cirillo. L'incontro di oggi, avvenuto presso la Scuola superiore
di polizia di Roma diretta da Roberto Sgalla, è stato moderato dal giornalista Alberto Matano.
Le dichiarazioni
"Vorrei dedicare la firma di questo protocollo ad un bambino di 3 anni a cui è stata tolta la vita ed anche il diritto di sognare, cioè al piccolo Cocò". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano, intervenuto alla firma e alla presentazione del Protocollo d'intesa per la tutela e la protezione dei diritti degli adolescenti.
"L'amore nei confronti dei bambini e degli adolescenti non ha tempo, non ha età - ha sottolineato Alfano - Ci si è resi conto che il diritto alla serenità dell'infanzia e dell'adolescenza va tutelata non solo all'interno della famiglia ma anche all'interno della società: le istituzioni devono essere presenti affinchè non ci siano interferenze per un'infanzia serena".
Il capo della Polizia Alessandro Pansa ha ricordato che "Il protocollo suggella un percorso che viene da lontano e rappresenta un grande passo in avanti, si mettono a disposizione conoscenze specifiche di chi ha le competenze per l'approccio con i minori. Ci consentirà di mantenere più elevata e adeguata la capacità di risposta delle Forze dell'Ordine alle istanze che vengono dal mondo giovanile".
"Il risultato del protocollo dipenderà molto dalla diffusione che avrà sul territorio - ha sottolineato Spadafora - e rappresenta un'iniezione positiva di valori e rispetto della legalità. L'obiettivo del nostro lavoro è quello di fare in modo che i temi dell'infanzia e dell'adolescenza siano sempre al centro del dibattito e non solo in circostanze emergenziali".
Gli obiettivi dell'accordo
Il protocollo affronta molte delle situazioni nelle quali le forze dell'ordine si confrontano con i bambini, gli adolescenti, i ragazzi: dal
rapporto minori e web agli episodi di bullismo, dai minorenni che sono autori, vittime o testimoni di reati a quelli stranieri non accompagnati,
fino ai modi di esecuzione di provvedimenti civili e penali.
Grazie a questo accordo si avrà anche una maggiore e più ampia diffusione del concetto di legalità tra i giovani, così come si
lavorerà per sensibilizzare e formare gli appartenenti alle forze dell'ordine che abbiano a che fare con gli under 18. È inoltre prevista
la diffusione di un vademecum, strumento utile per coloro che devono misurarsi, nelle situazioni più diverse, con i minorenni.
Il nuovo protocollo d'intesa ha raccolto molti dei suggerimenti di associazioni e realtà che lavorano quotidianamente con bambini e
adolescenti. Lo scopo è anche quello di rafforzare il rispetto della dignità e della tutela di una parte così sensibile della nostra
società, quale è appunto il mondo dei minorenni.
(modificato il 30/01/2014)