Direzione Centrale della Polizia Criminale

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Alla Direzione Centrale della Polizia Criminale è preposto il Vice Capo della Polizia - Direttore Centrale della Polizia Criminale il quale, ai sensi dell'art. 4 sesto comma del D.L. 29 ottobre 1991 n°345 convertito nella legge 30 dicembre 1991, n°410, elabora strategie di prevenzione e contrasto alla criminalità comune e organizzata; effettua analisi situazionali, statistiche e di valutazione della minaccia e assicura, come Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, il raccordo con l’attività svolta dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, dalla Direzione Investigativa Antimafia e dagli altri Uffici, reparti e strutture delle varie Forze di Polizia, ivi compresi i Servizi Centrali ed Interprovinciali della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza (art. 12 del D.L. 13 maggio 1991, n. 152, convertito dalla legge 12 luglio 1991 n. 203).

Svolge, anche in raccordo con Interpol, Europol e SI.RE.NE., attività di cooperazione internazionale anticrimine avvalendosi della rete degli ufficiali di collegamento esperti, per la Sicurezza, gestisce la raccolta e l’elaborazione dei dati interforze in materia di tutela della sicurezza pubblica e di lotta alla criminalità, provvede alla tutela dei testimoni e dei collaboratori di giustizia, attuando i relativi programmi di protezione.

 

OSCAD   Osservatorio sulla Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori

  • Riceve da parte di istituzioni, associazioni di categoria e privati cittadini le segnalazioni di atti discriminatori attinenti alla sfera della sicurezza, per monitorare i fenomeni di discriminazione determinati da razza o etnia, nazionalità, credo religioso, genere, età, lingua, disabilità fisica o mentale, orientamento sessuale, identità di genere;
  • attiva, alla luce delle segnalazioni ricevute, interventi mirati sul territorio, da parte della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri;
  • segue l'evoluzione degli atti discriminatori denunciati alle Forze di Polizia;
  • mantiene rapporti con le associazioni e le istituzioni, pubbliche e private, che si occupano di contrasto alla disparità di genere;
  • predispone moduli formativi/informativi per qualificare in materia di antidiscriminazione gli operatori delle Forze di Polizia e partecipa a programmi di formazione/informazione con istituzioni pubbliche e private;
  • elabora idonee misure di prevenzione e contrasto.

 

Ufficio Affari Generali

Ha competenze specifiche in materia di:

  • Pianificazione strategica e studio delle proposte di obiettivi strategici/operativi della Direzione Centrale sulla base della Direttiva Generale del Ministro dell’Interno.
  • Pianificazione gestionale e studio delle proposte di obiettivi gestionali della Direzione Centrale sulla base del Decreto del Capo della Polizia.
  • Relazioni sindacali.
  • Raccordo delle procedure informatiche per le esigenze degli Uffici e Servizi della Direzione Centrale e relativo supporto tecnico.
  • Legge 81/08.
  • Gestione della documentazione della Direzione Centrale attraverso la Segreteria Tecnica.

 

Ufficio di Staff

L’Ufficio di Staff, alle dirette dipendenze del Direttore Centrale, assicura il supporto necessario per l’esercizio delle funzioni allo stesso demandate in qualità di Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza 

 

I Settore

Svolge un’attività trasversale e di supporto a tutta la Direzione Centrale assicurando i servizi comuni essenziali quali la sicurezza del lavoro (L. 81/08), la gestione logistica e del personale, la formazione e l'aggiornamento professionale, i rapporti sindacali. Coordina le attività dei rispettivi uffici e gestisce le proprie dotazioni logistiche e strumentali. Cura i rapporti con gli Enti e gli organismi esterni. Si avvale di una Segreteria Tecnica e di appositi applicativi informatici per la gestione della corrispondenza in entrata e uscita della Direzione Centrale.

Ha competenza in materia di:

  • Archivio Generale della Direzione Centrale;
  • Segreteria di Sicurezza;
  • Direttiva Generale del Ministro dell’Interno per la definizione e il monitoraggio degli obiettivi strategici della Direzione Centrale
  • Decreto del Capo della Polizia per la definizione e il monitoraggio degli obiettivi gestionali della Direzione Centrale
  • verifica degli atti ai fini della valutazione della loro efficacia;
  • Tipografia
  • Sviluppo e gestione applicativi informatici per le esigenze della Direzione Centrale.

In tale ambito si avvale, altresì, di un'area informatica che garantisce un assetto tecnico-strumentale e la gestione dei collegamenti telematici con gli organismi internazionali di polizia quali O.I.P.C. di Lione, Europol dell'Aia e Schengen di Bruxelles.

 

IV Settore

Il Settore amministrativo-contabile fornisce un'efficace attività di supporto nell'ambito della programmazione finanziaria e di bilancio, in relazione alle necessità della Direzione Centrale. Gestisce i capitoli di spesa, la stipula dei contratti, ovvero l'esecuzione di servizi " in economia" provvedendo  altresì all'approvvigionamento degli strumenti idonei alla realizzazione delle finalità istituzionali e delle scelte strategiche e assicura, al contempo, la gestione dei servizi connessi all’Ufficio del Consegnatario della Direzione Centrale.

 

Ufficio Tecnico-Giuridico e Contenzioso

Svolge attività di consulenza tecnico- giuridica, di studio e ricerca su materie giuridiche d'interesse della Direzione Centrale della Polizia Criminale, in raccordo con le omologhe articolazioni del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Si occupa in particolare di:

  • consulenza tecnico-giuridica per le attività istituzionali della Direzione Centrale della Polizia Criminale.
  • Consulenza tecnico-giuridica sulle questioni attinenti la prevenzione generale, le discipline penalistiche ed extrapenali, comprese le problematiche in materia di protezione dei testimoni e dei collaboratori di giustizia, nonché l’applicazione delle normative in materia di protezione dei dati personale di interesse per la Direzione Centrale.
  • E’ referente degli organi competenti in materia di antiracket, antiusura.
  • Esprime pareri in merito alle iniziative legislative di interesse della Direzione Centrale.
  • E’ responsabile del Contenzioso in materia di misure di prevenzione e di  trattamento dei dati del CED Banca Dati Interforze e del Sistema Informativo Schengen.
  • E’ referente per l’istruttoria degli atti di indirizzo politico e per l’attività di sindacato ispettivo parlamentare di competenza della Direzione Centrale.

 

Ufficio per la Sicurezza dei Dati

Di recentissima istituzione cura le attività connesse alla Sicurezza dei dati, gestiti nell’ambito della DCPC ivi comprese la realizzazione e la gestione d’intesa con il Garante per la Privacy, del Disaster Recovery, nonché gli adempimenti connessi al funzionamento e all’organizzazione della Banca Dati Nazionale del DNA e dell’ N.SIS attraverso:

  • analisi dei rischi relativi ai dati e al loro trattamento;
  • analisi di impatto dei rischi sulle attività e sulle risorse;
  • direttive e indirizzo ai fini della redazione dei piani di sicurezza riguardanti la mitigazione dei rischi individuali nell’ambito della sicurezza fisica e logica dei sistemi informativi e delle reti di comunicazione, la protezione dei dati sensibili e giudiziari, la prevenzione della perdita dei dati e la protezione degli asset, la gestione delle situazioni di emergenza e la gestione delle crisi relative al trattamento dei dati.

Ha altresì, competenze in materia di coordinamento e di indirizzo delle attività di registrazione, esame e verifica delle attività rilevanti per la sicurezza del trattamento dei dati (security auditing).

 

Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia

Il D.M. del 25 ottobre 2000, al fine di potenziare le attività di cooperazione di Polizia a livello tecnico-operativo e di assistenza giudiziaria, ha accorpato le preesistenti strutture a proiezione internazionale (il Servizio Interpol, la Divisione S.I.Re.N.E. e l'Unità Nazionale Europol) con l’istituzione del “Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia” cura ed agevola lo scambio informativo ed operativo in materia di cooperazione internazionale di polizia operando in costante raccordo con tutte le strutture del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dei Comandi Generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Il Servizio ha tra i suoi compiti istituzionali la cooperazione con i paesi esteri nella lotta al crimine organizzato, con reciproco scambio sia di informazioni che di strategie operative e di procedure finalizzate al contrasto dei fenomeni criminosi transnazionali più rilevanti (traffico di stupefacenti, riciclaggio, traffico di autoveicoli, falso nummario, criminalità informatica ed ambientale); Promuove, altresì, la negoziazione di accordi bilaterali, multilaterali ed iniziative nell’ambito dell’Unione Europea per l’attuazione delle politiche dirette alla prevenzione ed al contrasto della criminalità internazionale in raccordo con l’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia. Il Servizio, nell’ambito del quale sono incardinati i centri di cooperazione di polizia e di dogana si avvale dell'apporto fornito dalle cinque Divisioni:

I Divisione

  • Affari generali.
  • Gestione tecnico-operativa degli ufficiali di collegamento.
  • Applicazione tecnica-operativa degli accordi bi/multilaterali in tema di cooperazione di polizia.
  • Qualificazione ed aggiornamento del personale del servizio.
  • Gestione  e specifica formazione di interpreti e traduttori.
  • Raccolta dei dati e delle informazioni relative alle attività O.I.P.C.-Interpol – Europol e Schengen occorrenti per un puntuale coordinamento da parte del Direttore del Servizio.

II Divisione  Interpol - Reati contro la persona

Cooperazione tecnico-operativa di polizia, procedure estradizionali e di assistenza giudiziaria finalizzate anche alla cattura di latitanti, in materia di reati contro la persona, compresi i sequestri di persona, criminalità organizzata di stampo mafioso, terrorismo, pirateria aerea e marittima, traffico di armi, immigrazione clandestina, rintraccio di minori e persone scomparse, notifiche e reperibilità.

III Divisione - Reati contro il patrimonio

Cooperazione tecnico-operativa di polizia, procedure estradizionali e di assistenza giudiziaria finalizzate anche alla cattura di latitanti, in materia di reati contro il patrimonio, stupefacenti, reati contro la Pubblica Amministrazione, traffico di opere d’arte, reati commessi mediante le carte di credito e i sistemi di pagamento elettronici, riciclaggio, criminalità finanziaria, contrabbando, furto e traffico internazionale di autovetture rubate, reati contro l’ambiente, reati informatici, Ufficio Centrale Nazionale per il Falso Nummario.

IV Divisione U.N.E. (Unità Nazionale Europol)

Svolge le funzioni elencate nell’art. 8 decisione del Consiglio n. 2009/371/Gai del 6 aprile 2009 istitutiva dell’Ufficio Europeo di polizia “Europol” (Europol Council Decision – ECD)

V Divisione S.I.Re.N.E. (Supplementary Information Request at the National Entries)

   Assicura il collegamento con i S.I.Re.N.E. dei Paesi aderenti alla cooperazione SCHENGEN e, al riguardo, espleta:

  • l’analisi delle informazioni ordinate sul piano informatico dal N.SIS;
  • l’integrazione delle informazioni, ricevute e da trasmettere, con altre, supplementari, acquisite dagli Uffici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dai Comandi Generali e dagli Uffici e Comandi periferici della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza, nonché delle Pubbliche Amministrazioni di volta in volta interessate;
  • la verifica dell’attuazione dei principi stabiliti dal Manuale Sirene e delle procedure relativa al corretto funzionamento della Sezione Nazionale del Sistema Schengen.

 

Servizio Analisi Criminale

Il Servizio Analisi Criminale, a composizione Interforze, costituisce il polo per il coordinamento informativo anticrimine e per l'analisi strategica interforze sui fenomeni criminali. E’ un indispensabile supporto all'Autorità Nazionale di Pubblica Sicurezza e un utile riferimento per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e per tutte le Forze di Polizia. Il Servizio, suddiviso in tre Divisioni, articolate in Sezioni funzionali, opera in costante rapporto con le competenti strutture del Dipartimento della P.S., del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri e del Comando Generale della Guardia di Finanza.

I Divisione

Si occupa di:

  • Affari generali;
  • analisi di livello strategico dei fenomeni criminali e della correlata azione di contrasto sul territorio nazionale e nei singoli contesti territoriali;
  • approfondimento di livello strategico di fenomeni criminali specifici, con particolare riferimento ai contesti di criminalità organizzata nazionale ed internazionale;
  • partecipazione ad iniziative internazionali in materia di analisi criminale;
  • studi e ricerche sulle tecniche di analisi;
  • supervisione nella materia dei “Patti per la Sicurezza” relativamente alla definizione dell’iter per la stipula ed il rinnovo dello strumento pattizio dei Protocolli di legalità e antimafia.

II Divisione

Si occupa di:

  • Elaborazione di progetti integrati interforze.
  • aggiornamento dei relativi archivi elettronici;
  • sviluppo di specifiche iniziative di approfondimento a carattere interforze, anche su base informatica.

III Divisione

Si occupa di:

  • raccolta ed elaborazione dei dati in raccordo con il Servizio per il Sistema informativo interforze;
  • analisi e diffusione dei dati statistici in materia di polizia criminale;
  • rapporti, nell’ambito del Sistema statistico nazionale (SISTAN), con l’Ufficio centrale di statistica del Ministero dell’Interno e con l’ISTAT per la diffusione dei dati sulla delittuosità.

Nell’ambito del Servizio Analisi Criminale sono stati istituiti  alcuni Gruppi interforze per la gestione di particolari emergenze o eventi a carattere nazionale:

GICER    Gruppo Interforze Centrale per l’emergenza e ricostruzione in Abruzzo

GICEX    Gruppo Interforze Centrale per l’EXPO 2015

GITAV     Gruppo Interforze Tratta Alta Velocità  

GIRER    Gruppo Interforze per la ricostruzione Emilia Romagna

 

Servizio per il Sistema Informativo Interforze

Il Decreto del Ministro dell'Interno del 6 agosto 2015 ha definito l'organizzazione ed i compiti del Servizio per il Sistema Informativo Interforze, collocato presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale in qualità di ufficio specialistico delegato allo sviluppo e alla gestione del Centro Elaborazione Dati Interforze, istituito ai sensi dell'articolo 8 della Legge 1° aprile 1981, n. 121. Consente l'interoperabilità tra i sistemi informatici delle Forze di Polizia e delle banche dati esterne e fornisce idoneo supporto agli utenti nell'assolvimento delle attività istituzionali.

Il Servizio assicura che i dati presenti nel centro elettronico siano trattati secondo i più moderni criteri di sicurezza, nel rispetto della legge e delle prescrizioni del Garante per la protezione dei dati personali.

Attraverso il portale del Servizio per il Sistema Informativo Interforze gli utenti delle Forze di Polizia appositamente abilitati possono accedere al patrimonio informativo contenuto nel sistema informatico del centro elettronico e, in virtù di specifiche convenzioni, anche a quello di banche dati esterne.

Per lo svolgimento dei compiti istituzionali, il Servizio si articola in:

  I Divisione 

  • Affari generali del Servizio e supporto all’attività del Direttore del Servizio;
  • pianificazione e organizzazione dei corsi per il personale destinato ad operare su procedure informatiche per l’accesso alle informazioni delle banche dati, secondo criteri e modalità organizzative concordate tra le Forze di Polizia, e per quello impiegato presso le strutture della Direzione Centrale destinato alla progettazione, all’analisi e alla manutenzione delle procedure informatiche del Centro Elaborazione Dati;
  • gestione dell’attività dell’unità di supporto al Direttore Centrale della Polizia Criminale quale Presidente della Commissione tecnica prevista dall’art. 8 della legge 1° aprile 1981, n. 121, di cui al decreto del Ministro dell’Interno in data 10 maggio 2006.

II Divisione 

Attività di studio, progettazione, realizzazione e manutenzione occorrenti per:

  • l’implementazione di nuovi sistemi informatici;
  • l’adeguamento tecnologico del servizio;
  • la cooperazione prevista da accordi con altre amministrazioni o enti;
  • l’integrazione con sistemi informatici prevista da accordi internazionali;
  • consentire l’accesso al patrimonio informativo del Centro Elaborazioni Dati;
  • i sistemi di sicurezza informatica del Servizio;
  • le applicazioni web internet per la consultazione pubblica di banche dati.

III Divisione 

  • Gestione operativa, per quanto attiene al Centro Elaborazione Dati e alla Banca Dati Nazionale del DNA: delle apparecchiature informatiche e telematiche, dei software di base, di ambiente operativi, dei processi di integrazione con i sistemi informatici delle Forze di Polizia o previsti da accordi nazionali o internazionali, delle problematiche di sicurezza informatica, fisica o logica del Centro Elaborazione Dati e delle reti telematiche che accedono al Servizio;
  • studio, definizione, gestione e monitoraggio delle procedure informatiche e organizzative connesse all’utilizzo dei sistemi da parte degli utenti, per esigenze di polizia giudiziaria, di statistica e di supporto alle decisioni;
  • assistenza agli operatori delle Forze di Polizia che utilizzano le funzionalità del Sistema Informativo Interforze.

IV Divisione  BDN-DNA

  • Amministrazione del sistema di gestione della qualità dell’erogazione dei servizi e della politica della sicurezza delle informazioni offerti dalla BDN-DNA (Banca Dati Nazionale del DNA);
  • informazioni tecnico-statistiche sulle procedure utilizzate dalla BDN-DNA ai fini di verifica dell’attendibilità dell’identificazione personale;
  • supporto all’attività di elaborazione di dati statistici e analisi dei flussi dei campioni biologici attraverso il portale della BDN-DNA;
  • gestione del flusso informativo connesso all’utilizzo della piattaforma tecnologica  e dei software applicativi da parte degli utenti della BDN-DNA;
  • individuazione e verifica dei requisiti di qualità del dato che devono essere assicurati per l’inserimento nella BDN-DNA ai sensi della legge 30 giugno 2009, n. 85 e del regolamento di attuazione per il trattamento dei dati della BDN-DNA;
  • gestione delle attività del tavolo tecnico permanente interforze e interdisciplinare;
  • assistenza tecnica all’attività di verifica di cui all’art. 15 della legge 30 giugno 2009, n. 85, da parte del Garante per la Protezione dei Dati Personali e del Comitato Nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita.

V Divisione N. SIS

  • Gestione  della sicurezza: processi, documentazione, trattamento dati–compliance con le relative normative Italiane, Europee e con i criteri e gli standard previsti dalla competente Agenzia europea (EU-LISA) per i sistemi informativi Schengen;
  • gestione dei sistemi: gestione e configurazione dei sistemi hardware, dei sistemi operativi, del middleware, delle basi di dati, della configurazione di rete e dei sistemi fisici di sicurezza perimetrale;
  • gestione delle applicazioni e dei data base:
    1. analisi e valutazione delle esigenze funzionali degli utenti nazionali relativamente ai   sistemi SIS e SIRENE
    2. analisi, anche in sede europea, delle esigenze evolutive proposte dai specifici gruppi di lavoro presso il Consiglio e la Commissione europea
    3. analisi e valutazione della documentazione tecnico-funzionale prodotta e/o approvata in sede europea
    4. analisi e valutazione della documentazione tecnica inerente le attività di test svolte verso il sistema centrale di Strasburgo del SIS
    5. gestione e protezione di dati statistici sia per le esigenze nazionali, che europee
    6. studio, progettazione, realizzazione e manutenzione di applicazioni software a supporto delle attività degli utenti della Divisione e degli utenti del SIS
  • sala operativa:
    1. attività di monitoraggio dei sistemi hardware e software per la rilevazione e gestione di  primo livello di eventi ( pianificati e non);
    2. attivazione delle procedure di gestione verso il C-SIS di Strasburgo, verso i competenti uffici tecnici della Divisione e verso il personale tecnico esterno;
    3. help desk di primo livello a supporto degli utenti finali.

 

Servizio Centrale di Protezione

Cura l'attuazione degli speciali programmi di protezione e di assistenza, ivi compresa la promozione delle misure di reinserimento nel contesto sociale e lavorativo dei testimoni e collaboratori di giustizia, nonché degli altri soggetti ammessi al programma di protezione, formulati dalla Commissione Centrale di cui all'art. 10 della Legge15.3.1991, n. 82 e successivo D. I. del 26.5.1995.

Mantiene  i rapporti con le Autorità Giudiziarie,e di Pubblica Sicurezza, nazionali ed estere, nonché con i competenti organi dell'Amministrazione Penitenziaria e con tutte le Amministrazioni centrali e periferiche eventualmente interessate all'attuazione delle misure di protezione.

Attraverso i Nuclei Operativi di Protezione (NOP), con competenza regionale o interregionale, cura la diretta attuazione delle misure di assistenza previste dal programma di protezione e garantisce il necessario supporto.

Per tali attività il Servizio si avvale dell'apporto fornito dalle quattro Divisioni:

I Divisione

  • Provvede alla trattazione degli affari generali e del personale, nonché alla gestione della Segreteria di Sicurezza del Servizio;
  • programma, d’intesa con i competenti uffici, la formazione specialistica e l’aggiornamento professionale del personale;
  • cura l’impiego delle dotazioni tecnico-logistiche e dei mezzi assegnati al Servizio;
  • cura i rapporti con le altre Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato e con Enti pubblici e privati, relativamente a questioni di carattere generale;
  • assicura, nel rispetto delle norme di diritto e delle misure di sicurezza predeterminate, il tempestivo raccordo tra i collaboratori e gli Uffici o i soggetti legittimati a contattarli;
  • effettua studi e ricerche, predispone le relazioni al Parlamento e ad altri Uffici dell’Amministrazione dell’Interno.
  • Assolve i compiti demandati al Servizio in materia di cambiamento delle generalità.

II Divisione 

Cura la gestione dei testimoni di giustizia.

III Divisione

Realizza, in forma coordinata tutti gli interventi presso pubbliche e private Amministrazioni, necessari a garantire il soddisfacimento delle esigenze delle persone inserite nel programma di protezione. A tal fine mantiene i rapporti con la Commissione centrale e con le Autorità Giudiziarie, assicurando l’esatto e tempestivo adempimento delle incombenze connesse a procedimenti che vedano comunque coinvolto il collaboratore o agli altri soggetti ammessi al programma. Al medesimo fine cura i rapporti con l’Amministrazione penitenziaria e, ove necessario, con autorità estere.

IV Divisione  

Cura gli adempimenti amministrativo-contabili inerenti alle misure di assistenza economica a favore dei collaboratori di giustizia e degli altri soggetti ammessi al programma.

 

 

 

20/07/2016
(modificato il 21/07/2016)
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