Catania: contrasto al gioco d'azzardo

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Nell'ambito dei servizi predisposti dal Questore di Catania Antonino Cufalo al fine di reprimere il fenomeno del gioco d'azzardo, la Squadra Amministrativa della Divisione PASI ha monitorato, con assoluta discrezione, un circolo privato ubicato nei pressi di Corso Indipendenza: tale circolo aveva, infatti, "una clientela" composta in prevalenza da adulti, mentre vi era scarsa presenza di giovani che, solitamente, costituiscono l'utenza di analoghi ritrovi.

In particolare, gli agenti sospettavano che gli apparecchi da gioco colà installati potessero occultare congegni elettronici all'occorrenza azionabili dal gestore per vanificare i controlli.

Appariva strano, infatti, che giocatori non più giovanissimi fossero attratti da video games che, di norma, per il "popolo delle sale giochi" sono da ritenuti superati e non adatti neanche ai ragazzini.

Occorreva, pertanto, riuscire a "superare" tanto il sistema di video sorveglianza del cennato circolo, quanto il controllo da parte del gestore il quale "filtrava" l'ingresso degli avventori mediante una serie di porte blindate.

Per tale motivo, nel pomeriggio del 31 maggio scorso un agente, fingendosi un cliente, è riuscito a entrare nella sala giochi suddetta, superando i cennati "ostacoli".

L'agente ha subito notato che all'interno vi erano numerose persone intente a giocare con degli apparecchi elettronici che riproducevano il Poker e le slot machine vietati dalla legge poiché ritenuti d'azzardo.

Il gestore, resosi conto "dell' errore" commesso, ha cercato di azionare un congegno elettronico opportunamente predisposto per commutare i video poker e le slot machine in giochi leciti, ma è stato bloccato dal poliziotto che, dopo essersi qualificato, ha fatto entrare gli altri colleghi.

Tutti e 24 gli apparecchi elettronici da gioco di genere vietato presenti nella sala erano dotati di sofisticati congegni per la menzionata commutazione; pertanto, anche evitare il protrarsi delle violazioni di legge, l'immobile è stato sottoposto a sequestro e il gestore Z.S. di anni 46 deferito all'A.G. competente.

Per avere contezza delle allarmanti dimensioni del fenomeno del gioco d'azzardo, basti pensare che nell'arco di sole due ore il gestore della bisca in argomento aveva incassato più di mille euro.

01/06/2012
Parole chiave:
fatti del giorno