Lucca: attività criminale a conduzione familiare, 9 arresti

CONDIVIDI

Da Napoli a Lucca per svolgere un'attività criminale a "conduzione familiare": la Polizia di Stato a Lucca ha arrestato questa mattina nove persone e denunciato altre quattro, tutte appartenenti a un'organizzazione specializzata nello spaccio di cocaina, sfruttamento della prostituzione e ricettazione, tra la città e la piana lucchese.

L'indagine della squadra Mobile, denominata "oh oh" per via dell'espressione utilizzata dai criminali per mascherare le richieste di cocaina, ha avuto inizio lo scorso marzo a seguito di un intervento degli agenti nel quartiere S. Anna per una lite tra pregiudicati e già sospettati di spaccio.

A capo dell'organizzazione, la famiglia Tranchino, composta da pluripregiudicati di origine napoletana residenti nel centro storico di Lucca, che importava dal quartiere partenopeo di Scampia la droga da spacciare ai giovani lucchesi.

Un'attività su più fronti che coinvolgeva tutti i componenti della famiglia, compresi la nonna, il figlio e la nuora.

A movimentare il "business" dell'organizzazione anche un giro di prostituzione nel quale era coinvolta la convivente di uno degli affiliati, costretta dal compagno a prostituirsi nel proprio appartamento. L'attività criminale prevedeva la fornitura di "attrezzi da lavoro" e di appoggio logistico ai trans che si prostituiscono nella fascia costiere delle provincie di Livorno, Pisa e Lucca. Accusati invece di ricettazione altri due napoletani, padre e figlio, che ricevevano da un loro un conterraneo cellulari i-phone con marchi contraffatti, importati dal capoluogo partenopeo, e li rivendevano nell'intera regione.

Denunciato, infine, per favoreggiamento personale il gestore di un bar del centro storico per aver rivelato agli indagati l'esistenza di indagini a loro carico. Nel corso della operazione sono state sequestrate alcune decine di grammi di cocaina divisa in dosi.

26/08/2011
Parole chiave:
droga - prostituzione - banda