Conferenza dei Ministri dell'Interno e della Giustizia dei Paesi del S.I.C.A., del Messico e dell'Italia su Giustizia e Sicurezza

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Sica

Presso l'aula De Gasperi di questa Scuola, ha avuto luogo la conferenza dei Ministri dell'Interno e della Giustizia dei Paesi del Sistema di Integrazione Centro Americana, del Messico e dell'Italia su Giustizia e Sicurezza, alla presenza del Sottosegretario del Ministero dell'Interno, On. A. Mantovano, del Sottosegretario della Giustizia, On. G. Caliendo, del Sottosegretario del Ministero degli Esteri, On. V. Scotti, nonché delle delegazioni dei Paesi interessati, del Vice Capo della Polizia - Vice direttore Generale della P.S. - Direttore Centrale della Polizia Criminale Prefetto F. Cirillo e di numerose autorità.

"Globale è il pericolo e globale deve essere la risposta". È questa la strategia del Ministro Maroni per combattere il fenomeno della criminalità transnazionale, illustrata nel suo intervento oggi alla Conferenza dei ministri dell'Interno e della Giustizia dei paesi del sistema di integrazione Centro-americana, del Messico e dell'Italia, in svolgimento alla Farnesina e poi presso la Scuola Superiore della Polizia di Stato.

I rappresentanti dei Paesi membri del Sistema di Integrazione Centro Americana-SICA, del Messico e dell'Italia, si sono riuniti a Roma per la prima Conferenza dei Ministri dell'Interno e della Giustizia in materia di lotta alla criminalità organizzata.

L'incontro ha confermato il profondo interesse delle Parti ad un rafforzamento degli storici legami di amicizia e cooperazione che uniscono l'Italia ai Paesi del SICA ed al Messico, nonché la volontà di elevare la qualità della cooperazione su temi afferenti allo stato di diritto, alla sicurezza democratica, alla lotta al narcotraffico, al riciclaggio, alla formazione dei giudici e delle forze di polizia, alla lotta alla mafia e a una più ampia collaborazione su temi relativi alla sicurezza dei cittadini.

Nella consapevolezza che l'autorità della legge, i principi dello Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani sono irrinunciabili pilastri di un Paese libero e democratico e che la criminalità organizzata transnazionale, in particolare quella dedita al narco-traffico, rappresenta una gravissima minaccia - non solo per le regioni che si trovano al centro dei grandi flussi dei traffici illeciti ma, nell'era della globalizzazione, anche per i Paesi distanti geograficamente a causa degli effetti di "spill-over" - è diffusa la convinzione che di fronte a tali problematiche di natura transnazionale, al contempo intercontinentali ed interdisciplinari, la sola risposta efficace possibile consiste nel rafforzamento della cooperazione internazionale.

Dalla riunione è emerso un ampio sostegno al consolidamento del multilateralismo, alla difesa della pace e della sicurezza internazionale nelle sue diverse manifestazioni, così come alla promozione dello sviluppo e della giustizia sociale. Sono state parimenti sottolineate le importanti sinergie che possono essere realizzate nei principali organismi internazionali, in tali ambiti e si è registrata una convergenza sull'opportunità di un rafforzamento e di una maggiore collaborazione con l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga ed il Crimine (UNODC) per consentire all'Organizzazione di affrontare al meglio la complessa agenda internazionale attuale.

È stato ricordato il 70° anniversario della nascita di Giovanni Falcone, assassinato dalla mafia nel 1992, il cui approccio mirato alle questioni finanziarie nella lotta alla criminalità organizzata (destinato a colpire gli interessi finanziari ed economici delle organizzazioni criminali) ha ispirato i principi e le metodologie della Convenzione delle Nazioni Unite contro il Crimine organizzato Transnazionale (Convenzione di Palermo).

La Convenzione di Palermo, di cui quest'anno ricorre il decennale della firma, offre in effetti uno strumentario di eccezionale valenza per il contrasto della criminalità organizzata transnazionale. E', quindi, necessario impegnarsi per utilizzare al meglio le opportunità normative ed operative offerte dalla Convenzione, attuandone compiutamente le previsioni. Ciò servirà anche a migliorare le capacità di law enforcement rafforzando la cooperazione e l'efficacia dell'azione sia a livello regionale che globale. La stessa Convenzione di Palermo ha individuato nell'aggressione ai patrimoni illeciti e nel ricorso a forme di collaborazione moderne ed incisive, quali le tecniche speciali di investigazione, fattori determinanti per un'efficace lotta al crimine organizzato, come ormai è stato riconosciuto dalla comunità internazionale.

Un contributo di particolare importanza può essere fornito dall'Italia con la presentazione della sua esperienza internazionalmente riconosciuta nel settore dell'aggressione ai patrimoni illeciti, che costituisce la nuova frontiera della lotta globale al crimine.

Incontri periodici a livello tecnico tra le Parti varranno a garantire il monitoraggio costante dell'implementazione di tali impegni e a valutare nuove forme di cooperazione. È stata manifestata l'importanza che l'Italia, quale Paese membro del G8, promuova in quell'ambito un sostegno deciso alla realizzazione della "Strategia di Sicurezza del Centro America e del Messico" e del relativo Piano d'azione. A tal fine è stata ribadita l'opportunità che l'Italia sviluppi un'iniziativa politica in ambito G8 affinché sia assicurato, nelle prossime Presidenze, il necessario seguito alle riunioni G8 dei Ministri Giustizia e Affari Interni. Come dimostrato dai precedenti a Tokyo (giugno 2008) e Roma (maggio 2009), tali riunioni apportano infatti un rilevante valore aggiunto alla cooperazione internazionale in materia di sicurezza e nella lotta alla criminalità transnazionale. L'Italia ha espresso la propria disponibilità a promuovere il tema della sicurezza in Centro America e in Messico nei fori internazionali di cui è parte ed in primis in occasione della prossima riunione del G8 in Canada.

I lavori si sono conclusi con ampia soddisfazione per l'evoluzione delle relazioni tra i Paesi del SICA, del Messico e dell'Italia e con la conferma dell'impegno a rafforzarle ed approfondirle con l'obbiettivo di ulteriori sviluppi su tematiche prioritarie e di mutuo interesse. E' stato espresso particolare apprezzamento per la partecipazione e per l'indirizzo di saluto del Presidente della Repubblica del Guatemala, Signor Alvaro Colom, così come per gli interventi dell'Ambasciatore di Colombia e degli alti funzionari dell'UNODC, dell'IILA, della CICIG e della Segreteria Generale del SICA.

31/05/2011
(modificato il 13/01/2014)
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