Le foto che hanno fatto la storia: la mostra della Scientifica a Reggio Calabria

CONDIVIDI

Tappa calabrese per la mostra fotografica itinerante “Frammenti di storia. L’Italia attraverso le impronte, le immagini, i sopralluoghi della Polizia Scientifica”.

La mostra,inaugura oggi al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, lo stesso che ospita i famosi Bronzi di Riace, sarà visitabile gratuitamente sino a domenica 26.

All’inaugurazione hanno preso parte il direttore Centrale anticrimine della Polizia di Stato, Francesco Messina, il direttore del Servizio di polizia scientifica, Fausto Lamparelli il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani e il questore di Reggio Calabria Maurizio Vallone.

Gli interventi delle autorità sono stati moderati dal giornalista della rai Riccardo Giacoia.

La galleria di documenti e immagini ferma il tempo e la memoria su alcuni momenti più significativi per il destino dell’Italia e della Calabria negli ultimi cento anni, raccontati da chi li ha vissuti in prima linea a servizio dell’ordine e della sicurezza pubblica. Stragi, omicidi, catastrofi naturali, personaggi e fatti diversi sono legati, infatti, da un solo filo rosso rappresentato dal lavoro della Polizia scientifica.

Il Gabinetto regionale di polizia scientifica di Reggio Calabria ha integrato la rassegna fotografica con le immagini di eventi drammatici e determinanti della storia calabrese, come i sequestri di Cesare Casella e Adolfo Cartisano, gli omicidi del giudice Antonino Scopelliti, dell’ispettore Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano, gli omicidi del piccolo Nicolas Green, della guardia giurata Luigi Rende, e del vicepresidente della Regione Francesco Fortugno.

21/05/2019