Scuola superiore di Polizia: terminato il 106° corso per commissari

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Sì è concluso, questa mattina, con la cerimonia (Video) della consegna delle sciarpe tricolori da parte del capo della Polizia Franco Gabrielli, il 106° corso “Atlas” per commissari, presso la Scuola superiore di polizia di Roma.

Al termine di un periodo di formazione durato 22 mesi, i 99 neo commissari, 26 donne e 73 uomini, provenienti da 15 regioni diverse, sono stati assegnati ai nuovi incarichi nelle diverse sedi di servizio.

Durante il periodo formativo, grazie ad una partnership con la Sapienza Università di Roma, i corsisti hanno conseguito un master di secondo livello in Scienze della sicurezza.

In questa giornata i commissari hanno ricevuto la sciarpa tricolore che ne connota la peculiarità dell’esercizio di Autorità di pubblica sicurezza, funzione specifica dei funzionari della Polizia di Stato.

Alla cerimonia, oltre al prefetto Gabrielli, erano presenti, tra gli altri, il vice capo della Polizia preposto all’attività di coordinamento e pianificazione Alessandra Guidi, il direttore centrale per le Specialità Roberto Sgalla, il direttore centrale per gli Istituti di istruzione Maria Luisa Pellizzari, il direttore centrale per i Servizi antidroga Giuseppe Cucchiara, l’ex procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, Eugenio Gaudio rettore della Sapienza Università di Roma.

 Durante il saluto il direttore della scuola. il dirigente superiore Giuseppe Scandone, ha detto tra l’altro, a proposito dei commissari, che sono stati “Costanti nella preparazione e brillanti negli esami, hanno dimostrato di saper interpretare, in modo intelligente e moderno, valori antichi e sempre vivi, come la disciplina e l’onore. Hanno offerto più prove del loro spessore morale e della loro entusiastica adesione alla Polizia”

Subito dopo ha preso la parola il capo corso, il commissario Graziella Currò che nel corso del suo intervento ha ricordato come l’uniforme sia “Un abito fatto su misura dove la misura non è data dalle nostre taglie fisiche ma dall’entusiasmo e dalla voglia di credere in qualcosa di molto importante”.

Il capo della Polizia, prima della consegna formale delle sciarpe tricolori nel suo intervento ha sottolineato come “L’aspetto che interessa di più è che voi siate consapevoli comandanti di uomini. Da domani - ha proseguito il Prefetto - sarete chiamati ad esercitare un ruolo una funzione che è superiore alle conoscenze professionali: comandare uomini e donne è uno degli esercizi più complicati. Si comanda con l’autorevolezza, si comanda con l’esempio”.

Poi il prefetto Gabrielli ha ricordato la figura del giudice Rosario Livatino ucciso 27 anni fa a soli 36 anni dalla mafia e lo ha ricordato citando le parole pronunciate in un intervento pubblico e cioè “Quando moriremo non ci verrà chiesto se siamo stati credenti ma ci verrà chiesto se siamo stati credibili”.

Nel suo intervento il direttore generale della Pubblica Sicurezza ha posto l'accento sul fatto che “Abbiamo bisogno di comandanti che siano vicini ai propri uomini e alle proprie donne”

Aggiungendo poi: “Siate sempre clementi nei confronti di chi sbaglia lavorando; siate sempre inflessibili nei confronti di chi infanga la nostra divisa”.

"Vi accompagni sempre il dubbio - ha poi proseguito il capo della Polizia - il dubbio insieme all’ironia è il propellente per l’intelligenza; sono la capacità di ripensare, di rielaborare, di ricredersi. Ascoltare le persone che ci sono state affidate è un compito primario".

Gabrielli ha concluso ricordando ai commissari che quando “Arriveranno i momenti di difficoltà o di delusione nel proprio percorso professionale ricordiamoci del giuramento fatto e di chi prima di noi, in nome dei valori nei quali crediamo, ha sacrificato la propria vita:"

La solennità di questa giornata, particolarmente importante per i 99 frequentatori del corso, è stata sottolineata anche dalle  emozioni dei familiari dei corsisti presenti in sala. Quella dell’invito dei familiari dei frequentatori del corso di formazione, alla cerimonia di chiusura, è una vecchia tradizione che, proprio in occasione del termine del 106° corso, è stata riproposta dalla Direzione della Scuola.

Il giorno dell’addio si è consumato però il 21 dicembre con l’ultimo alzabandiera alla Scuola superiore di Polizia e l’omaggio ai caduti al Sacrario della Polizia di Stato.

La Scuola

La Scuola si avvale della collaborazione delle più importanti università italiane, sia dal punto di vista didattico che di supporto in relazione a progetti di ricerca a livello nazionale.
Sono ormai diversi anni che la Scuola superiore di polizia è stata riconosciuta come "istituzione di alta formazione e cultura" e come centro di eccellenza formativa di specializzazione e aggiornamento professionale dei funzionari della Polizia di Stato.

15/12/2017
(modificato il 21/12/2017)