Calendario 2011: scatti "di classe" per la solidarietà

CONDIVIDI

Vincenzo Spadafora presidente di Unicef Italia, il capo della Polizia Antonio Manganelli, il ministro dell'Interno Roberto Maroni, lo scrittore Federico Moccia e la preside dell'Istituto Roberto Rossellini Maria Teresa MaranoImmagini forti, espressive, che regalano schiaffi alla coscienza ma anche sorrisi al cuore. Dentro il calendario della Polizia di Stato 2011 c'è tutta l'energia vulcanica dei giovani autori degli scatti.

Il calendario presentato oggi pomeriggio a Roma al nuovo museo delle auto della Polizia è stato realizzato dagli studenti delle classi IV e V dell'Istituto "Roberto Rossellini" di Roma che hanno saputo raccontare, attraverso i loro scatti, il rapporto tra i giovani e la Polizia di Stato.

Oltre al ministro dell'Interno Roberto Maroni e al capo della Polizia Antonio Manganelli era presente alla cerimonia anche il presidente dell'Unicef Italia Vincenzo Spadafora. Ha moderato l'evento lo scrittore Federico Moccia.

Gli studenti incontrano le Istituzioni

Un messaggio audio con la voce narrante di Riccardo Polizzi che legge l'introduzione al calendario scritta dal capo della Polizia: questo è stato l'inizio della presentazione, a cui è seguito un video proiettato sullo schermo che ha illustrato le 12 immagini protagoniste del 2011.

Da gennaio a dicembre 2011 le foto fermano attimi del lavoro dei poliziotti, ma anche il loro lato più intimo: dal volto impassibile e senza paura del poliziotto di gennaio, alla scelta di "arruolarsi" per aiutare il prossimo, di luglio; al nonno che accompagna a scuola il nipote prima di "prendere servizio" di settembre. A dicembre invece una foto allegra e spensierata.

"Una sfida da cogliere immediatamente - ha detto la preside dell'Istituto, Maria Teresa Marano - una opportunità, per i ragazzi, di crescere dal punto di vista professionale ma anche una grande lezione di legalità". "Ragazzi ricchi di sentimenti e molto sensibili, diversi da quelli che una parte della società vuole farci apparire" ha detto Maurizio Masciopinto, direttore dell'Ufficio relazioni esterne e cerimoniale, che ha guidato il progetto.

Il calendario, per ogni mese, propone tre foto e una storia che racconta le emozioni degli adolescenti insieme a quelle più mature di chi lavora in divisa.

"I giovani sono il nostro futuro"

''Ci siamo voluti mettere in discussione, abbiamo messo in gioco le nostre immagini - ha sottolineato il capo della Polizia Antonio Manganelli - evitando processi auto-celebrativi e trionfalistici tipici, troppo spesso, di queste occasioni. Quest'anno abbiamo deciso di farci raccontare dai giovani studenti di scuola.

Il Prefetto ha inoltre aggiunto "Da una perplessità iniziale siamo arrivati alla certezza di poter stare insieme, polizia e giovani. 'Insieme è più bello', è lo slogan del calendario che ricalca il nostro motto: 'C'è più sicurezza insieme'. Sicurezza - ha continuato Manganelli - attraverso l'incontro ed il dialogo per raggiungere il comune obiettivo. Il poliziotto è un potenziale amico non un nemico né qualcuno da temere".

Il capo della Polizia ha concluso affermando che ''I giovani sono una straordinaria risorsa, una ricchezza che bisogna frequentare quotidianamente per capirli e conoscerli a fondo. Non è vero che vi è un affievolimento dei valori. Questa generazione è migliore della mia: della mia adolescenza è rimasta solo la musica, mentre i giovani di oggi, di adesso, lasciano qualcosa di tangibile".

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni è intervenuto apprezzando "La scelta coraggiosa da parte della polizia, coerente con la sua missione di garantire sicurezza e di trasmettere i valori della legalità. È stato bene affidarsi ai giovani e, per quest'anno, vedere la polizia e la sicurezza con i loro occhi''. Maroni ha quindi aggiunto che ''I temi su cui investire in sicurezza per il futuro, dovranno essere sempre più legati proprio ai giovani attraverso la lotta alla droga, la sicurezza stradale e la prevenzione della violenza''.

Solidarietà con l'Unicef

Ancora una volta il tema dominante è quello della solidarietà: Polizia di Stato e Unicef Italia insieme per aiutare i bambini del Bangladesh favorendo loro assistenza medica, psico-sociale e scolastica; un altro obiettivo è quell a riqualificare i bambini lavoratori offrendo loro opportunità di recupero e reinserimento sociale.

''Una collaborazione che ormai va avanti da anni per aiutare i Paesi più poveri - ha spiegato il presidente di Unicef Italia Vincenzo Spadafora - e che permette ogni anno di raccogliere circa 160 mila euro da destinare a missione umanitarie''.

09/12/2010
(modificato il 10/12/2010)