Palermo e Milano: la polizia arresta altri due super latitanti

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mafia Arresto del latitante NicchiGiovanni Vincenzo Nicchi, pupillo del capomafia Nino Rotolo era latitante da tre anni, da quando era riuscito a sfuggire all'operazione "gotha" con cui la polizia arrestò i principali capi di Cosa Nostra di Palermo.

Nicchi, detto "tiramisu", amava la vita mondana, le auto di lusso e le belle donne, ma soprattutto le armi, nei suoi mesi di latitanza "dorata" negli Stati Uniti. Frequenti i suoi viaggi tra l'Italia e gli Usa ad incontrare i superstiti delle famiglie mafiose eredi dei Badalamenti e dei Di Maggio, per contrastare sempre più gli acerrimi nemici, i capimafia Salvatore e Sandro Lo Piccolo.

Gli uomini della "catturandi" di Palermo lo hanno arrestato sabato, mentre si trovava nel suo covo in una palazzina di tre piani nella via Filippo Juvara, a poche centinaia di metri dal palazzo di Giustizia del capoluogo siciliano.

Gaetano Fidanzati è stato invece arrestato per strada, mentre passeggiava in compagnia del cognato, nella centrale Via Marghera a Milano.

Gaetano Fidanzati è considerato uno dei capimafia di Cosa Nostra storici palermitani, fermato già nel '70 nel corso di un posto di blocco, a bordo di un'auto in compagnia dei padrini Tommaso Buscetta e Gaetano Badalamenti.

Fidanzati si è conquistato nel tempo un ruolo centrale tra i trafficanti di droga mafiosi, il suo nome compare in molte inchieste delle procure italiane e perfino nei dossier degli investigatori americani, per i traffici mondiali di eroina e cocaina.

Le due operazioni di polizia sono state coordinate dal Servizio centrale operativo diretto da Gilberto Caldarozzi che dichiara: " il successo delle catture è dovuto anche alla sinergia con l'autorità giudiziaria e dal coordinamento tra gli Uffici centrali e periferici della Polizia".

Dichiarazioni di plauso hanno raggiunto gli investigatori con le parole del ministro dell'interno Roberto Maroni, che così sottolinea l'importanza dell'attività investigativa "serve ad evitare la costituzione di nuove cupole, la sostituzione dei vecchi boss già catturati con i nuovi" e conclude "adesso rimane solo il numero 1: Matteo Messina Denaro, ma il cerchio attorno a lui si sta stringendo".

05/12/2009
(modificato il 09/12/2009)
Parole chiave:
mafia - latitante - cosa nostra - arresti