Progetto “PIN’s - PreAttack indicators” per riconoscere i segnali di un attacco imminente

CONDIVIDI

Ci sono comportamenti che possono rivelare le emozioni (ansia, paura, rabbia) legate ad un imminente attacco terroristico o ad un´aggressione di altra natura, e per un poliziotto riuscire ad anticipare un´aggressione può significare salvare la propria vita o quella delle persone che si è chiamati a proteggere.

Insegnare a riconoscere questi segnali è l’obiettivo del progetto formativo, denominato “PIN’s - PreAttack indicators”, che è anche il titolo del video, curato dallo psichiatra e criminologo Massimo Picozzi, e realizzato con lo scopo di illustrare proprio quei comportamenti premonitori.

Il progetto è stato illustrato questa mattina a Roma, nella sala conferenze del Viminale, dal prefetto Vittorio Rizzi, alla presenza del ministro dell’Interno Marco Minniti e del capo della Polizia Franco Gabrielli.

Per il ministro Minniti uno degli scopi del progetto è quello di “Far diventare l’elemento intellettivo forte quanto l’elemento intuitivo. In un quadro che spesso è a prevedibilità zero, oggi facciamo un ulteriore salto nel futuro, un passo in avanti nell'applicazione delle scienze in questo campo”.

Concetto approfondito dal capo della Polizia, il quale, parlando di controllo del territorio,  ha sottolineato che “essere estremamente reattivi è la chiave per opporsi al terrorismo, ma non si può improvvisare, non ci si può affidare al caso, la scienza può venire in aiuto. Noi formiamo i nostri operatori affinché siano capaci di affrontare lo scenario in cui si trovano ad operare”.

Nel video il prefetto Rizzi sottolinea quanto sia importante saper cogliere in un attimo le anomalie, quei particolari che devono far alzare le antenne e mettere in guardia dai pericoli imminenti.

Le riprese sono state realizzate con scene girate da attori in teatro e simulazioni di situazioni reali riprodotte da veri poliziotti; il tutto per accrescere la consapevolezza degli agenti sull´importanza di cogliere quelle discontinuità, quelle anomalie, quei segnali che, presi nel loro complesso e nel loro contesto, possono preannunciare un attentato o comunque un´imminente aggressione.

Durante l’evento sono stati presentati anche i dati sulle recenti operazioni “Ultimo Miglio” (video), che hanno avuto come obiettivo il controllo dei mezzi pesanti, dei furgoni e degli autobus in ingresso nei centri storici delle città italiane.

Queste attività sono le risposte operative della Polizia di Stato agli attentanti di Nizza, Berlino, Londra e Barcellona, che hanno in comune, oltre alla matrice islamica, l´uso di veicoli lanciati sulla folla.

I risultati delle due operazioni condotte a livello nazionale (del 27, 28, 29 agosto e del 23 e 24 ottobre) hanno portato ai seguenti risultati complessivi: 51.978 veicoli controllati, 52.017 persone identificate (di cui 9.650 stranieri e 12.188 con precedenti di polizia), 35 persone arrestate, 170 persone denunciate, 242 veicoli sequestrati, 2.312 contravvenzioni contestate.

Sergio Foffo

26/10/2017
(modificato il 31/10/2017)