Trap2017: migliorare la sicurezza stradale e dimezzare le vittime

CONDIVIDI

Individuare strategie vincenti per migliorare la sicurezza stradale e dimezzare il numero di vittime, sviluppando e impiegando tecniche avanzate di analisi dei dati che consentano la prevenzione e predizione degli incidenti stradali, delle congestioni di traffico e dei reati su strada.

Sono questi gli obiettivi dell’attività della Polizia di Stato nel campo della ricerca sul traffico veicolare lanciata ufficialmente questa mattina durante la conferenza internazionale dal titolo Trap-2017 (Traffic police), che si svolge fino a domani nella sala Palatucci del Polo Tuscolano di Roma.

All’evento partecipano esperti del Team per la trasformazione digitale della Presidenza del consiglio dei ministri, rappresentanti italiani della piattaforma SoBigData (Isti-Cnr di Pisa), nonché esponenti di rilievo del mondo dell’università e della ricerca.

In particolare, questa mattina sono intervenuti il direttore delle Specialità della Polizia di Stato Roberto Sgalla, il direttore del Servizio polizia stradale Giuseppe Bisogno, il Chief data officer del Team per la trasformazione digitale della Presidenza del consiglio dei ministri Raffaele Lillo e il rappresentante del Research staff dell’Isti-Cnr di Pisa Mirco Nanni.

Gli interessati alla conferenza hanno inviato il loro contributo attraverso la presentazione di un articolo scientifico in cui è descritta una soluzione inerente alla tematica di analisi del traffico veicolare, da un punto di vista teorico-pratico.

Per l’occasione è stato fornito un insieme di dati da analizzare (video): un insieme di transiti raccolti nel 2016 da 28 portali di lettura targhe, omogeneamente distribuiti in più di 350 chilometri di autostrada. Più di 155 milioni di transiti, oltre 14 milioni di differenti veicoli che hanno usufruito della tratta.

L’esperimento ha portato la consegna da parte di due gruppi di ricercatori di altrettanti sistemi finalizzati al rilevamento di itinerari anomali e potenzialmente pericolosi.

Il comitato scientifico, bilanciato tra esperti esterni e interni alla Polizia di Stato, ha coinvolto ricercatori e docenti da tutto il territorio italiano, raccogliendo contributi in ambito nazionale, europeo e asiatico.

Sergio Foffo

25/10/2017
(modificato il 31/10/2017)