Il Palasport Fiamme oro “A. Vespucci” intitolato alla memoria di Aurelio Santoro

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Il Palasport Fiamme oro “A. Vespucci” è stato intitolato alla memoria dell’agente scelto della Polizia di Stato Aurelio Santoro, ex atleta cremisi, deceduto durante una gara internazionale di lotta libera.

L’impianto, inaugurato il 3 marzo dello scorso anno, si trova a Roma, in via Vertumno, all'interno del plesso scolastico dell'istituto alberghiero Amerigo Vespucci, e ospita le sezioni giovanili delle Fiamme oro di pugilato, karate e sciabola.

Aurelio Santoro aveva 27 anni e quel 23 aprile 1993 stava combattendo in Romania nel “Memorial Cornianu”. L’incontro era quasi finito e l’azzurro aveva praticamente vinto il match; era in vantaggio per 14-5 e stava amministrando l’incontro. A 10 secondi dalla fine è andato in ginocchio per scontare una penalità… ma non si è più rialzato. Un arresto cardiaco ha stroncato la sua vita.

Alla cerimonia di intitolazione ha partecipato il capo della Polizia Franco Gabrielli, che ha ricordato l’atleta: “Aurelio Santoro è stato un poliziotto, un grande atleta, un collega che è venuto a mancare in occasione di un impegno sportivo internazionale, che sentivano il dovere di ricordare. Ci sembrava giusto che Polizia di Stato e Fiamme oro ricordassero un loro appartenente. L’educazione alla legalità si realizza non soltanto nel momento repressivo ma anzi creando cultura della legalità sottolineando l’importanza dei valori e soprattutto del rispetto delle regole”.

All’evento hanno partecipato anche il direttore delle Specialità della Polizia di Stato Roberto Sgalla e il direttore delle Fiamme oro Francesco Montini. Testimonial d’eccezione due icone cremisi, entrambi medaglia d’oro ai giochi olimpici di Pechino 2008: il pugile Roberto Cammarelle e il lottatore Andrea Minguzzi. Presente anche Marco Santoro, fratello dell'atleta scomparso.

Al termine della cerimonia i presenti hanno potuto assistere alle esibizioni dei gruppi giovanili delle Fiamme oro di karate e lotta.

22/09/2017