Mondiali di nuoto: Manila Flamini e Giorgio Minisini campioni del mondo

CONDIVIDI

Il primo oro azzurro arrivato dalla diciassettesima edizione dei Campionati mondiali di nuoto, in svolgimento fino al 30 luglio a Budapest (Ungheria), è tutto di marca Fiamme oro.

Si tratta di un oro storico, il primo di sempre vinto nel nuoto sincronizzato italiano. A conquistare il tetto del mondo sono stati Manila Flamini e Giorgio Minisini nella specialità del duo misto tecnico, interpretando in maniera straordinaria ed emozionante, un esercizio dal titolo "A scream from Lampedusa", curato da Michele Braga con la coreografia di Anastasija Ermakova.

Con questa routine la coppia delle Fiamme oro ha voluto rappresentare il dramma di tante famiglie che fuggono dalla guerra, dalla fame e dalle persecuzioni con il sogno e la speranza di una vita migliore.

È proprio Manila a raccontare l’origine dell’esercizio che ha incantato giuria e pubblico: "Ho origini marchigiane, all'inizio avevamo pensato di portare un tema legato al terremoto che noi abbiamo sentito molto. Poi con Braga è venuta fuori l'idea di Lampedusa. Ci ha coinvolti tutti, abbiamo lavorato fin nei più piccoli particolari per poterla raccontare come volevamo. Con Giorgio non c'è bisogno di dire molto, tra noi c'è qualcosa che le altre coppie non hanno. All'inizio ci mancava la parte tecnica e artistica, ma avevamo il resto. Siamo cresciuti in tutto e ci rimane quel qualcosa di speciale, tra noi spesso è una questione di sguardi e respiri”.

È sempre la sincronetta delle Fiamme oro a raccontare il grande lavoro fatto per arrivare a questa medaglia d'oro: "Personalmente c'ho creduto dall'inizio alla fine. In tutti gli allenamenti ho dato sempre il massimo. Testa e fisico, anche sotto fatica non mi sono mai tirata indietro. Altre al mio posto, in alcuni momenti, forse avrebbero mollato, io no. Sono testarda e quando una cosa mi sta a cuore lotto fino alla fine per ottenerla. Con Giorgio quest'anno abbiamo fatto un lavoro straordinario su questo esercizio e vedere che è piaciuto a tutti, giudici e grande pubblico, ci ripaga della fatica, del sudore, delle ore di allenamento".

Per vincere la coppia azzurra ha dovuto essere semplicemente perfetta, e così è stato, come dimostra il punteggio di 90.2979 che gli ha permesso di superare avversari come i russi Mikhaela Kalancha e Alekaandr Maltsev, argento con 90.2639, e gli statunitensi Kanako Kitao Spendlove e Bill May, bronzo con 87.6682 punti.

Prima di questa medaglia d’oro, l’Italia del nuoto sincronizzato aveva conquistato tre bronzi: il primo a Roma 2009 con Beatrice Adelizzi nel solo e due a Kazan 2015, con le coppie Minisini-Flamini nel duo misto tecnico e Minisini-Perrupato nel duo misto libero.

"Da piccolo sognavo di partecipare al mondiale, poi sognavo di vincerlo - ha raccontato Giorgio Minisini - ho sempre avuto grandi ambizioni e il mio carattere mi ha aiutato ad arrivare fin qui. La finale l'abbiamo vinta noi ma questa è la medaglia dell'Italia. Volevamo un tema che fosse impegnato e non solo emotivo. La proposta è partita dagli allenatori e noi siamo stati subito d’accordo. È un tema che mi arriva dai telegiornali e non vivo da vicino, ma mi colpisce molto. Spesso ci si dimentica delle condizioni da cui arrivano queste persone, da cosa scappano, cosa affrontano per arrivare da noi".

Sergio Foffo

 

18/07/2017
(modificato il 20/02/2018)