Appalti truccati: indagati amministratori locali, imprenditori e professionisti

CONDIVIDI

Abuso di ufficio, turbata libertà degli incanti, corruzione e falsità ideologica, sono le accuse nei confronti di nove persone indagate dalla Squadra mobile di L’Aquila.

L’indagine, iniziata alla fine del 2014, è stata condotta in collaborazione con gli agenti del commissariato di Avezzano e quelli della Sezione di polizia giudiziaria della Procura.

Questa mattina a sei degli indagati sono stati notificati i provvedimenti emessi dal tribunale di Avezzano: una custodia cautelare agli arresti domiciliari e cinque divieti di dimora, due dei quali con la contestuale sospensione dalla professione per 12 mesi, mentre altre tre persone continuano ad essere indagate in stato di libertà.

L’attività investigativa ha preso il via subito dopo la denuncia, ricevuta dalla Squadra mobile, in merito ad alcuni sospetti sull’aggiudicazione di gare d’appalto nel comune di Balsorano (L’Aquila).

Gli investigatori della Mobile hanno svolto le indagini effettuando anche intercettazioni telefoniche e ambientali, grazie alle quali sono emersi gli elementi a carico degli indagati tra i quali l’allora responsabile dell’ufficio tecnico, un ex assessore e un attuale consigliere del comune di Balsorano.

Questi agivano in collaborazione con alcuni imprenditori e liberi professionisti con lo scopo di gestire illecitamente alcuni appalti per servizi e lavori pubblici; in particolare l’indagine ha interessato gli appalti per la manutenzione delle lampade cimiteriali, la direzione dei lavori di riqualificazione urbana e la costruzione di un nuovo plesso scolastico con la dismissione dei preesistenti edifici.

21/10/2016