Boris Giuliano: il ricordo a 40 anni dal suo assassinio

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Cerimonia a Palermo e ad Enna per il 40° anniversario della morte di Boris Giuliano il poliziotto che adottò nuove strategie investigative per combattere la mafia. Fu assassinato il 21 luglio del 1979 con sette colpi di pistola alle spalle sparati da Leoluca Bagarella, a Palermo.

Poliziotto perspicace e innovativo, Giuliano a quei tempi era il dirigente della Squadra mobile di Palermo e intuì fin da subito la dimensione internazionale della mafia e fu tra i primi a credere nella cooperazione internazionale di polizia.
Chi lo ha conosciuto lo ricorda come un uomo simpatico, gentile ma intransigente allo stesso tempo; un investigatore senza pari, che era riuscito a ricostruire i traffici mafiosi di quegli anni.

Le cerimonie per il 40° anniversario sono iniziate ieri a Palermo dove è stata deposta una corona d’alloro nel luogo dove fu trucidato. La cerimonia si è svolta alla presenza del figlio Alessandro, attuale questore di Napoli e del questore di Palermo, Renato Cortese.

Il comune di Piazza Armerina (Enna), luogo di nascita del funzionario, per l’occasione gli ha intitolando l’Aula consiliare con una cerimonia avvenuta ieri pomeriggio.
Alla cerimonia hanno preso parte la vedova, i tre figli e i nipoti, con le rispettive famiglie, il presidente della Regione Siciliana, il vice presidente della commissione Antimafia, il Prefetto di Enna, il Vicario Foraneo della Diocesi di Piazza Armerina, autorità civili, militari e religiose.

La questura di Enna, inoltre, con la collaborazione di Poste italiane, ha fatto sì che venisse emesso uno speciale annullo filatelico per fermare nel tempo la storia, la testimonianza e il ricordo di un uomo dello Stato che si è speso durante tutta la sua esistenza per il bene comune, per una società migliore e per un ideale di giustizia portato fino all’estremo sacrificio.

Per l’occasione la questura di Enna ha distribuito anche una brochure che riporta brevi note biografiche di Boris Giuliano e alcune dirette testimonianze che fanno emergere il tratto umano dell'uomo, il valore aggiunto e la sua non comune capacità di analisi.

Medaglia d’oro al valor Civile, con decreto del capo della Polizia del 2006, che ne ha tratteggiato il coraggio e la dedizione ai più alti ideali di giustizia.

È ricordato con un busto anche al centro F.B.I. di Quantico (Usa).

Olivia Petillo

22/07/2019
Parole chiave:
mafia - Boris Giuliano - cerimonia - Palermo - enna