La Polizia in viaggio con la “Nave della Legalità”

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il capo della Polizia Franco Gabrielli, hanno incontrato e salutato i circa mille ragazzi, i loro insegnanti e i dirigenti scolastici, provenienti da tutta Italia, che sono salpati oggi pomeriggio da Civitavecchia (Roma) alla volta di Palermo per riunirsi, domani mattina, con altre migliaia di giovani e partecipare insieme agli eventi legati alla 26esima ricorrenza delle stragi di Capaci e via D’Amelio.

La partenza della nave della legalità è stata preceduta da un “varo” simbolico durante il quale è stato cantato l’Inno d’Italia e sono stati dispiegati i drappi, realizzati per l’occasione dall’artista Luigi Fiore, ritraenti le immagini dei magistrati Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Francesca Morvillo, e degli agenti di scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina.

Nel suo intervento il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato che: "Il 23 maggio è una data che non si può dimenticare, viene ricordata ogni anno la data del vile attentato di Capaci. Da allora si è sviluppato un movimento di reazione civile prezioso e importante contro la mafia che ha ottenuto risultati importanti ma che richiede ulteriori impegni".

Il prefetto Gabrielli, nel suo discorso, ha parlato degli agenti di scorta caduti nelle stragi: "questi erano poco più che ragazzi, che avevano accettato non di scortare il potente di turno, ma di scortare persone che rischiavano la vita, e la rischiavano ogni giorno in maniera molto concreta. Questi ragazzi non rinunciarono al loro impegno, avevano ben presente che quel lavoro non era un lavoro come tutti i lavori, quell'impegno non era un impegno come tutti gli impegni, e nonostante questo, nonostante fossero ragazzi pieni di vita, con affetti, con gioie, con speranze, quel maledetto 23 maggio e quel maledetto 19 luglio, erano lì a servire il Paese e a proteggere le persone che gli erano state affidate".

 

Sulla nave, che ora è in navigazione verso il capoluogo siciliano, anche il capo della Procura nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, il prefetto Filippo Dispenza, direttore degli Affari generali della Polizia di Stato, Maria Falcone, sorella del magistrato e presidente della Fondazione Falcone, Tina Montoinaro, moglie di Antonio Montinaro, una rappresentanza di funzionari provenienti da diverse questure, una delegazione del commissariato di Assisi e del liceo artistico “Bernardino di Betto” di Perugia. Questi ultimi, lo scorso 17 aprile, hanno partecipato ad Assisi all’evento “La Polizia di Stato incontra gli studenti” con i lavori “Falcone e Borsellino” e “La strage di Capaci” poi donati al commissariato della cittadina umbra. Alla manifestazione erano presenti anche il ministro dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca Valeria Fedeli e il vice presidente del Consiglio superiore della Magistratura Giovanni Legnini.

E non si tratta di un semplice viaggio. Le scuole a bordo della nave, selezionate dal concorso nazionale “Angeli custodi: l’esempio del coraggio, il valore della memoria”, indetto dalla Fondazione Falcone, dal Miur e dalla Polizia di Stato, partecipano ad attività didattiche, attraverso incontri e dibattiti dedicati all’educazione alla legalità e alla lotta alle mafie.

Tra le figure istituzionali e delle Associazioni che si confrontano con i giovani, il prefetto Dispenza, al vertice della struttura che assiste i familiari delle vittime di mafia e terrorismo della Polizia di Stato, illustra agli studenti progetti sul tema della legalità, mentre Claudia Loi, sorella di Emanuela Loi, agente della scorta di Borsellino, parla con i ragazzi sui temi della sicurezza.

Olivia Petillo

22/05/2018
(modificato il 19/06/2019)