Operazione “Criptolocker” della Polizia postale di Catania

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Infettavano con virus i computer di aziende, di professionisti e di utenti privati in tutta Italia per commettere estorsioni, frodi informatiche e truffe. Sette le persone indagate di cui 4 finite in manette nell’operazione “Criptolocker” della Polizia postale di Catania.

Attraverso il virus Criptolocker i criminali informatici che avevano la base operativa nel napoletano, riuscivano a bloccare tutti i dati presenti all’interno dei pc delle vittime, criptandoli.

Per decriptare i dati, gli hackers chiedevano un riscatto in denaro.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia, nel febbraio del 2016, di un imprenditore catanese i cui sistemi informatici erano stati colpiti dal virus.

Attraverso l’analisi di dati informatici, tabulati telefonici e poi intercettazioni telefoniche, gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità dei componenti del gruppo criminale che oltre ad essere specializzato all’uso del malware, commetteva anche frodi informatiche, accessi abusivi a sistemi informatici, truffe e sostituzioni di persona.

In particolare, sono stati accertati attacchi informatici ad aziende alle quali sono state sottratte le credenziali di accesso ad indirizzi di posta elettronica, a conti correnti online e a piattaforme di vendita digitali.

Così facendo, i criminali facevano truffe secondo lo schema conosciuto come “man-in-the-middle”, ovvero si sostituivano alle vittime, perlopiù professionisti, trattando con i relativi clienti e concludendo affari indicando coordinate bancarie di conti correnti dove facevano confluire i soldi dell’attività illecita.

Nel programma criminale del gruppo scoperto c’era, inoltre, l’intenzione di creare un sito web falso di una banca, al fine così di poter carpire i dati di home banking dei relativi clienti.

21/06/2017
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