Anniversario della polizia: tre giorni per avere più sicurezza insieme

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Centro addestramento alpino di MoenaGiornata conclusiva per le celebrazioni dell'anniversario della Polizia di Stato. In una domenica di sole a piazza del Popolo a Roma e a largo dei Ravennati ad Ostia le ultime dimostrazioni e le ultime conferenze che chiudono questo abbraccio durato tre giorni con i cittadini romani e, idealmente con quelli di tutta la Nazione.

Largo dei Ravennati

Ad Ostia affollata da molti bagnanti alla ricerca della tintarella molti in costume hanno assistito alle esibizioni dei poliziotti a "4 zampe" che accaldati hanno comunque concesso a grande richiesta il bis, proprio come delle vere star. A mezzogiorno molti papà sono stati costretti, dai loro figli, sotto un bellissimo sole, ad assistere alle esibizioni degli atleti del gruppo sportivo delle Fiamme oro sezione Taekwondo, un'arte marziale coreana dove si colpisce con calci e pugni. I bambini erano già stati conquistati ancor prima di iniziare; ai papà sono bastate poche tecniche, spettacolari per appassionarsi a questa disciplina; calci girati, volanti, diretti tirati in tutte le direzioni diventano, al termine della dimostrazione contagiosi. Agli angoli della piazza gruppi di bimbi controllati dai loro genitori simulavano eccitati i colpi dei campioni della polizia.

Piazza del Popolo

Tante lepersone che hanno affollato piazza del Popolo. Molti i bambini che con i loro genitori hanno affrontato un sole cocente per poter assistere alle tante esibizioni che si sono alternate.

Ed ecco il centro addestramento alpino di Moena che si prepara a scalare una "montagna", la parete di roccia sintetica allestita per l'occasione; il pubblico presente è incuriosito da tutta l'attrezzatura necessaria all'"impresa"; e tra corde e imbracature è Germano a dare inizio alla scalata mostrando un equipaggiamento e una tecnica usata negli Anni '50 che mette a confronto con quella di Marco invece, alpinista dei nostri giorni. Un gruppetto di turisti stranieri di passaggio in segway nella nostra splendida Piazza, viene rapito dall'esibizione e con la testa in su commenta divertito.

L'attenzione si sposta poi sui sommozzatori: due sub dall'interno della vasca salutano un folto gruppo di persone, accorse per assistere alle immersioni. È difficile comunicare con grandi e piccini immersi nell'acqua con il casco e il boccaglio, ma i sub non si perdono d'animo e attraverso il vetro ci mostrano una lavagnetta e una penna speciale con cui parlano e salutano i tanti bambini stregati da questi strani "uomini pesce".

Alla fine della mattinata, surriscaldati da un sole rovente tanta gente cerca il fresco proprio sugli spalti coperti da dove assiste all'esibizione degli istruttori di "guida sicura" della scuola di polizia di Nettuno, vicino Roma. È dunque giunto il momento tanto atteso, ecco la prima auto che parte e le altre tre di seguito che si esibiscono in un gioco di incroci e intrecci che si conclude con un caloroso applauso delle persone presenti.

Il pomeriggio inzia con una grande folla che si accalca attorno ad una volante. Ci avviciniamo per capire cosa sta succedendo. Genitori e bambini stanno aspettando per diventare "capopattuglia per un giorno": i poliziotti della questura di Roma e di vari commissariati stanno addestrando alcuni bambini a compiere una vera e propria operazione di Polizia.

Arrivano Alessio di 10 anni che sarà il capopattuglia della "volante 1", con Damiano di 6 anni che sarà il suo autista. Attentamente seguono le indicazioni che vengono fornite da Giovanni e Antonio poliziotti della questura. Gli "agenti in prova" sono emozionatissimi e si sentono dei grandi eroi, perché la sala operativa, simulata da un poliziotto, ha detto loro di intervenire per aiutare un vecchietto che si è smarrito. "La polizia deve aiutare le persone" - dice un bambino del pubblico- e proprio questo stanno facendo i "baby poliziotti". Ecco che la pattuglia arriva dal vecchietto, gli chiede dove abita e lo accompagna a casa. Questa vicenda è felicemente conclusa e i bambini sono ancora più felici quando si vedono consegnare il diploma di "Il mio intervento da capopattuglia".

Lo speaker annuncia che la polizia scientifica sta per effettuare un sopralluogo sulla scena del crimine. Tutti sul palco principale di piazza del Popolo, grandi e bambini che non vedono l'ora di scoprire il colpevole. Al centro della piazza c'è un'autovettura con gli sportelli aperti e degli oggetti sparsi intorno.

Vengono chiamati 4 bambini del pubblico e gli specialisti della Scientifica li aiutano ad indossare la tuta bianca, i guanti, i copriscarpa e la mascherina - tutto il necessario per analizzare la scena del crimine senza contaminare la zona.

I 4 protagonisti, Federico, 9 anni, Simone, 6, Matteo e Andrea, entrambi di 7 anni sono pronti a seguire gli ordini di Massimo, Fulvio e Marco, specialisti del Servizio polizia scientifica. Prima cosa da fare è delimitare la zona con il nastro per "non far entrare le persone" - dice Federico, poi Simone prende la macchina fotografica e inizia a fotografare i "reperti", dove aver assegnato un numero ad ognuno di essi; Matteo e Andrea invece iniziano ad ispezionare l'autovettura cercando di vedere se sono state lasciate impronte digitali o se ci sono tracce di sangue. Tutti gli indizi vengono catalogati, i reperti messi nei sacchetti e portati in laboratorio dove saranno analizzati. Il compito dei 4 detective finisce qui, ma sorpresa finale: nel portabagaglio i bambini trovano i loro diplomi di "detective della polizia scientifica". Le loro facce sono sorprese e piene di emozione: la loro esperienza la potranno raccontare domani a scuola e appendere il loro diploma nella cameretta.

Siamo veramente agli sgoccioli:la piazza, nonostante continuino ad arrivare persone, deve chiudere i battenti: gli stand devono esser smontati e la piazza deve esser restituita alla sua vita di tutti i giorni.

Per i ritardatari e gli appassionati l'appuntamento è al prossimo anno convinti che in questi 12 mesi ci sarà "più sicurezza insieme" a tutti voi.

10/05/2009
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