Amicizia comprensione e gentilezza: l’impegno della Ferroviaria

CONDIVIDI

poliziotti ferroviariaSono 740 le persone rintracciate dalla Polizia ferroviaria da gennaio 2019 fino ad oggi di cui 634 sono minori. Questo è uno degli interventi frequenti della Ferroviaria grazie alla presenza costante nelle stazioni ferroviarie e a bordo dei treni.

Molte le storie particolari i cui protagonisti sono anziani, persone sole, ragazzi “difficili” o adolescenti che si allontanano da casa, persone malate o con disagi psicologici che gravitano in stazione.

Un adolescente è stato ritrovato alla stazione di Roma Tiburtina. Il giovane si era allontanato dalla propria abitazione e i poliziotti lo hanno trovato su una banchina in apparente attesa del treno. Con delicatezza si sono avvicinati e dopo un primo contatto sono riusciti ad entrare in sintonia con il ragazzo che ha raccontato loro di essersi allontanato da casa due giorni prima per alcuni problemi personali. Avvisati i genitori il ragazzo li ha potuti riabbracciare con commozione e felicità.

Al Brennero invece, sono stati rintracciati tre ragazzi minorenni extracomunitari non accompagnati, che hanno cercato di attraversare il confine per ricongiungersi a familiari e amici. I ragazzi sprovvisti di documenti e privi di mezzi di sostentamento sono stati affidati a strutture di accoglienza e a centri di assistenza umanitaria.

A Pisa è stato ritrovato un uomo di 53 anni la cui scomparsa era stata denunciata dalla mamma un anno fa. Gli operatori hanno riconosciuto l’uomo grazie alla scheda web predisposta dalla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”. Gli agenti lo hanno portato in ufficio, rifocillato e fatto visitare da un medico e quindi hanno contattato i familiari che hanno finalmente potuto riabbracciare il loro caro.

Nella stazione di Foggia, infine, prima che il treno partisse, i poliziotti hanno raggiunto il binario dove nella vettura, insieme al capotreno, vi era una persona molto anziana e disorientata. Gli agenti sono riusciti, con pazienza, a farsi seguire in ufficio, dove hanno avuto modo di identificare l’uomo, un novantenne, originario della provincia di Bari, pensionato delle Ferrovie dello Stato, che continuava ad utilizzare il treno per passione. Fortunatamente nel portafoglio, oltre al documento di identità l’uomo aveva anche i numeri di telefono dei familiari, che sono stati immediatamente contattati e rassicurati.

Donatella Fioroni

13/11/2019
(modificato il 14/11/2019)