Contrasto alla corruzione nel mondo sportivo: al via il primo corso

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Si sta svolgendo, da ieri a Roma, presso la sede della Direzione centrale della polizia criminale il “First International Match-fixing Course for Law Enforcement”. Si tratta del primo corso di alta formazione per gli investigatori delle forze di polizia italiane e internazionali impegnate nella lotta alla criminalità organizzata, al riciclaggio di denaro e alla manipolazione dei risultati sportivi allo scopo di agevolare il crimine (il cosiddetto match fixing).

La riunione, coordinata dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia e supportata dal Segretariato generale dell’O.I.P.C. Interpol di Lione, vede anche la partecipazione del CIO – Comitato Internazionale Olimpico, e della sezione Interpol – Integrity in Sport Unit. 

Lo scopo dell’assemblea è quello di migliorare le competenze degli investigatori sulla prevenzione e sull’individuazione del reato di match fixing. Gli sforzi del settore pubblico, settore privato, Forze di polizia e istituzioni, comitati olimpici, federazioni e società è proprio quello di combattere il fenomeno delle scommesse illegali e le organizzazioni criminali.

“Lo sport deve essere d’insegnamento ai giovani ed alla gente per la legalità, non può essere inquinato da fenomeni corruttivi, che ne ledono i più alti valori. Il nostro impegno, come forze di polizia e Istituzioni dello sport, è costituire una rete collaborativa imperforabile proponendo anche ulteriori iniziative formative per gli attori in campo”. Così ha affermato Gennaro Capoluongo, direttore dello SCIP e coordinatore dell’evento.

26/01/2017