Sicurezza online: trucchi e consigli per evitare i pericoli del Web

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Locandina del convegno ''non cadere nella rete''Consigli e trucchi per un uso corretto e responsabile del Web: per sfruttare al meglio le potenzialità di Internet, evitandone i rischi. Dal 29 gennaio 2009 esperti della Polizia di Stato entreranno nelle aule delle scuole medie italiane per parlare e confrontarsi con alunni, insegnanti e genitori sul tema della sicurezza informatica.

Gli incontri formativi svolti da agenti di polizia e personale del Movimento italiano genitori (Moige) intendono spiegare ai minorenni come muoversi sul Web senza cadere nella rete dei pedofili e nelle grinfie dei "cyberbulli": prepotenti che aggrediscono i coetanei utilizzando anche strumenti elettronici (sms, video, foto etc). La campagna di informazione "Non cadere nella Rete! Cyberbullismo e altri pericoli del Web" è promossa dal Moige in collaborazione con la polizia delle comunicazioni, con il contributo di Symantec e il patrocinio del ministero dello Sviluppo economico. La campagna che ha una durata biennale è stata presentata a Roma presso l'Ufficio relazioni esterne della Polizia di Stato.

Genitori e insegnanti a scuola di sicurezza

Per i ragazzi di oggi il computer e Internet sono strumenti di utilizzo quotidiano: lo usano per informarsi, studiare ma soprattutto per scaricare file, condividere spazi e chattare con gli amici. Ma una recente ricerca, condotta da SWG (per conto di Moige e Symantec) ha analizzato la percezione che genitori e insegnanti hanno delle abitudini dei minori sul Web. L'80 per cento degli insegnanti lavora in scuole che permettono agli studenti di accedere in Rete e il 52 per cento dei genitori dice che i figli si connettono ogni giorno. Ma solo il 19 per cento di loro li affianca durante la navigazione anche se l'83 per cento dichiara di avere il timore che i propri figli finiscano in siti con contenuti inadatti. E la paura dei pedofili online non è così infondata visto che dal 1997 ad oggi la polizia postale e delle comunicazioni ha arrestato 238 persone e chiuso ben 177 siti in Italia. Nonostante tutto questo dalla ricerca emerge che il 41 per cento dei genitori dichiara di non aver dotato il pc di casa di un sistema di sicurezza con filtri di controllo. Motivo per cui si evidenzia ancora di più la necessità di informare anche gli adulti sugli strumenti che hanno a disposizione per difendere i figli dai pericoli del Web. "Dobbiamo essere tutti occhi che guardano" ha detto Diego Buso responsabile della divisione operativa della polizia postale ricordando un spot contro la pedofilia online che ha come testimonial Giancarlo Giannini. Buso nel suo intervento ha sottolineato che le insidie maggiori si nascondono nei siti internet, nel file sharing, su chat, tra sms e mms.

Per questo motivo si è deciso di dedicare dei cicli di formazione pomeridiani anche a docenti e genitori. Durante gli incontri, dopo aver illustrato pregi e difetti di Internet, verrà distribuito materiale informativo che può diventare un utile guida per un uso responsabile della Rete da approfondire durante l'anno scolastico con figli e alunni. "Non possiamo lasciare la tecnologia incustodita nella mani dei più piccoli" - ha detto il direttore dell'Ufficio relazioni esterne della polizia Maurizio Masciopinto "e con queste iniziative la Polizia di Stato si conferma punto di riferimento per tutti coloro che hanno a cuore la sicurezza dei bambini". Masciopinto ha anche voluto ribadire che non bisogna spaventare gli utenti "perché la Rete è anche sviluppo economico e culturale e bisogna metterci nelle condizioni di sfruttarne al meglio le potenzialità".

28/01/2009
(modificato il 14/10/2009)
Parole chiave:
internet - sicurezza - moige - Rete