Reggio Calabria : arrestato latitante della 'Ndrangheta

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Veicoli della polizia di Stato impegnati in un'operazione contro la criminalitàArrestato dalla polizia il latitante della 'ndragheta Gianfranco Antonioli, accusato di aver venduto armi alla cosca Pelle-Vottari di San Luca, storica rivale dei Nirta-Strangio. L'uomo, 50 anni, è stato bloccato in un'abitazione ad Aprilia, in provincia di Roma, dove da un po' di tempo aveva trovato rifugio. L'arresto è stato eseguito dalla squadra mobile di Reggio Calabria in collaborazione con quella di Roma, entrambe coordinate dal servizio centrale operativo della polizia di Stato(Sco).

Dall'operazione denominata "Fehida" , successiva alla "Strage di Duisburg" del ferragosto 2007, è emerso che Antonioli approvvigionava di armi la cosca di San Luca attraverso i canali internazionali con la complicità di personaggi malavitosi bosniaci.


Il latitante, non coinvolto direttamente nella strage, avrebbe svolto attivita' di supporto in favore della cosca Pelle-Vottari, rifornendo di armi, in particolare mitra kalashnikov, il gruppo criminale preoccupato di prevenire una possibile reazione di Giovanni Luca Nirta dopo l'assassinio della moglie.


Le indagini, che hanno portato all'arresto di Antonioli, erano iniziate dopo gli l'omicidi di Maria Strangio, uccisa a San Luca il 25 dicembre 2006, e di Bruno Pizzata ucciso il 4 gennaio 2007 a Butramo Agro di Casignana, e si erano concentrate in particolare contro le cosche Nirta-Strangio e Pelle-Vottari operanti a San Luca.

A seguito dell'importante operazione il ministro dell'Interno Roberto Maroni si è complimentato con il capo della Polizia, il prefetto Antonio Manganelli per l'impegno incessante delle forze dell'ordine nella lotta alla criminalità organizzata.

12/08/2008
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